GAN: il Castello di Roccapiemonte

Vi proproniamo il post rilasciato sulla pagina ufficiale dell’associazione “Gruppo Archeologico Nuceria”. Nuceria e l’Archeologia Medievale. Il castello di Roccapiemonte, che domina d’all’alto l’intero territorio di Nuceria, venne costruito nell’anno […]

Vi proproniamo il post rilasciato sulla pagina ufficiale dell’associazione “Gruppo Archeologico Nuceria”.

Nuceria e l’Archeologia Medievale.
Il castello di Roccapiemonte, che domina d’all’alto l’intero territorio di Nuceria, venne costruito nell’anno 1042 da Guaimario Principe di Salerno e fu denominato Rocca di S. Quirico, visto la sua posizione sulla cima del monte Solano a protezione delle strade militari sottostanti.

Durante il periodo normanno fu assegnato da Roberto il Guiscardo all’abate di Cava da cui passò poi nel 1169 alla famiglia degli Altavilla.
Nel periodo svevo il castello fu attribuito ai castellani Maniero Rapano, Ugone della Rocca e Pietro Marchesano, fedeli a Federico II, e successivamente a Giacomo Brusone che si era unito in matrimonio a Ilaria Filangieri, a cui successe suo figlio Riccardo.
Sotto gli Aragonesi il castello passò ai Piscitelli che lo vendettero a Ferdinando Spinelli duca di Castrovillari e successivamente passò ai Caracciolo, agli Amato e ai Raveschieri.
Attualmente l’intera proprietà appartiene a privati, del castello restano solo alcuni ruderi, tra cui è possibile distinguere i resti della triplice cinta muraria e le due porte con la torre di vedetta a forma cilindrica.
Il castello, anche se ricade nel Comune di Roccapiemonte, vigila sulla vallata dell’antica Nuceria e rappresenta un vero e proprio tesoro di archeologia medievale. Qualcuno azzarda percorsi sotterranei che si diramavano dal castello fino a raggiungere altri punti strategici del territorio, tra cui l’altro Castello Medievale del Parco Fienga.

Il GAN continuerà a mettere in evidenza questi tesori, che potrebbero rappresentare dei veri e propri volani per il turismo della nostra terra; investire in cultura, significa investire per il nostro futuro. Visto il periodo, abbiamo bisogno di una rinnovata coscienza civile e una nuova cultura di tutela, altrimenti molti tesori andranno perduti per sempre.

Il GAN ringrazia l’imprenditore Vincenzo Coppola e Don Giuseppe Ferraioli (Parroco di Roccapiemonte) per le foto che ci ha gentilmente offerto, al fine di far conoscere a tutti un altro tesoro nascosto del nostro territorio.

MdA