Raggiunto telefonicamente dalla redazione di tuttonocerina.com, il tecnico della Nocerina, Giovanni Cavallaro, ha voluto esprimere il suo pensiero sull’avvio di questa nuova stagione sulla panchina rossonera.
Buongiorno mister e ben ritrovato dopo l’ottima stagione appena conclusasi. Partendo proprio dalla passata stagione sarà adottato il 3-5-2 anche quest’anno?
“L’anno scorso abbiamo utilizzato il 3-5-2 o il 3-4-2-1 in base all’avversario ma dobbiamo essere pronti a svolgere diversi moduli, i giocatori devono saper fare tutto e io dovrò essere quello che gli dovrà dare i concetti di gioco”.
Proporrà sempre la partenza col gioco dal basso?
“Quella è la mia idea di gioco, ho avuto allenatori importanti in primis come De Zerbi e Padalino“.
Proprio in merito al gioco a quale allenatore si ispira di più?
“Come detto De Zerbi e Padalino che amano la costruzione dal basso ma anche allenatori come Sarri che hanno quel tipo di idea di gioco”.
Mister quest’anno si è partiti leggermente in ritardo sia nella costruzione della rosa che della preparazione. Crede che questo handicap potrebbe scontarlo durante la stagione?
“Come allenatore ci piacerebbe avere subito la rosa completa e fare il ritiro nei tempi giusti per avere una base di lavoro e di idee importanti. Abbiamo riconfermato solo otto calciatori della scorsa stagione, ne volevamo confermare tredici-quattordici ma i ragazzi, buon per noi, hanno fatto benissimo e hanno avuto tante richieste e non siamo riusciti a trattenerli. Ora mi auguro che società e direttore mi accontenteranno prima possibile nell’allestire una squadra competitiva che possa almeno ben figurare come l’anno scorso”.
Se potesse chiedere un rinforzo di spessore alla scoietà, in quale reparto lo chiederebbe?
“Se avessi potuto scegliere, avrei trattenuto Diakitè, Dammacco ed El Bakthaoui e magari potenziare la squadra attorno a loro con altri due-tre attaccanti di spessore e l’aggiunta anche di qualche altro giovane di valore, dare quindi una programmazione e allora avremmo potuto partire anche per primeggiare. Questo purtroppo non è stato possibile, si parte col cinquanta per cento circa della rosa della passata stagione, ma, fosse stato possibile, il mio obiettivo era quello”.
Ha potuto confrontarsi nel girone G l’anno scorso, lo preferirebbe agli altri due giorni, H o I, anche per quest’anno?
“Tutti dicevano che il girone G era quello più abbordabile, a me non è sembrato così. Ci sono state compagini come Savoia, Latina, Monterosi, Latte Dolce e lo stesso Vis Artena che proponevano un buon calcio ma anche investito parecchio. Ogni girone ha le sue insidie, ogni girone ha dei valori e dei difetti. A me interessa più che altro avere un organico competitivo, poi qualsiasi sia il girone lavoro e mentalità fanno la differenza. Per cui non ho preferenze, mi piace confrontarmi in qualsiasi piazza e girone. Resta il fatto che per confrontarsi alla pari bisogna avere le armi giuste”.
Quest’anno ci sarà il ritorno dei tifosi allo stadio, cosa si sente di dire nei loro confronti?
“Durante la passata stagione ho sempre detto alla squadra che mi sarebbe piaciuto che ci fossero stati i tifosi perché, uno ci avrebbero dato una marcia in più e, due, secondo me, con la loro presenza saremmo potuti arrivare anche secondi-terzi con una squadra costruita durante l’anno e che è cresciuta, durante l’anno, e i tifosi avrebbero potuto fare la differenza”. Mister Cavallaro poi ribadisce: “Ci tengo a puntualizzare che se i tifosi avessero potuto vedere la squadra dal vivo sono sicuro che si sarebbero innamorati della qualità di gioco che i ragazzi esprimevano in campo e sarebbe stato bello far appassionare i nostri tifosi”. Infine il mister conclude con un augurio: “Mi auguro che quest’anno potremo costruire una squadra importante e con l’aiuto dei tifosi creare un bel entusiasmo e far divertire la nostra gente. Ad oggi però siamo ancora in costruzione e si spera che per il diciannove settembre avremo una squadra pronta e competitiva”.
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