UGENTO (3-5-2): Di Donato; Lezzi, Martinez E., Iborra; Navarro, Grisley, Martinez J. (40’ st Linares), Ruiz, Mariano; Sanchez (30’ st Jimenez), Medina (44’ st Baietti). A disp. Iacovino, Scarlino, Bedini, Romano, Seclì, Cazzato. All. Oliva.
MANFREDONIA (4-3-2-1): Sapri; Spina, Forte, Castaldi, Sepe; Porzio, Giacobbe, Amabile (18’ st Bonicelli); Coppola, Calemme (18’ st Tedesco); Scaringella (31’ st Carbonaro).A disp. Vlasceanu, Konate, Fischetti, Coulibaly, Cappellari, Prencipe. All. Cinque.
ARBITRO: Francesco Passarotti della sezione di Mantova (1° assistente: Gianmarco Sorgente della sezione di Taranto; 2° assistente: Giuseppe Francesco A Magnifico della sezione di Bari)
MARCATORE: 90' Baietti
NOTE: Ammoniti Martinez J., Sanchez (U), Spina, Coppola (M); espulsi: al 42’ st Cinque (all. M), al 46’ st Scaringella (M, dalla panchina), entrambi per proteste. Rec. 1’ pt, 5’ st.
Quella del “Bianco” è stata una gara tiratissima tra due squadre che hanno cercato in primis di non prenderle. Oliva cambia tre uomini rispetto agli undici titolari di Angri. Ci sono Navarro e Lezzi con Medina promosso titolare al posto di Baietti. Accanto al paraguaiano opera Sanchez. Il Manfredonia cerca riscatto dopo l’ingiusto ko subito dal Matera domenica scorsa e affida la prima linea a Scaringella con Coppola e Calemme ai suoi lati.
Partono meglio i sipontini che già all’8’ insidiano la porta di Di Donato con un destro a giro di Calemme, largo di circa un metro. L’Ugento stenta ad arginare la manovra ospite, ricorrendo spesso al fallo sistematico in mezzo al campo ma il Manfredonia è più in palla e si presenta ancora al tiro prima con Giacobbe, che allarga troppo la mira, poi con un bell’uno-due tra Calemme e Scaringella chiuso dall’ex Nardò con un tiro a fil di palo. I giallorossi stentano a prendere in mano il gioco. Al 20’ l’uscita Di Donato su Scaringella evita guai peggiori, poi l’estremo di casa si ripete su Giacobbe. Devono trascorrere 25 minuti per vedere una bozza di tiro dell’Ugento verso la porta avversaria: è di Iborra, con mira da censurare. Di Donato è ancora pronto a deviare in corner un rasoterra di Coppola alla mezzora, poi è Sepe ad arrivare in ritardo all’appuntamento col gol sul cross di Calemme. L’Ugento non riesce a rifornire i suoi attaccanti e Medina, al centro dell’attacco, sembra isolato e poco mobile. Sul finire di tempo va al tiro Ruiz, Sapri accompagna fuori con lo sguardo. Un destro al volo di Scaringella, alto di poco, manda le squadre al riposo.
Il secondo tempo è bloccato, sebbene l’Ugento si dimostri più intraprendente. Tanti gli errori tecnici e i falli spezza-gioco, il pallone va di qua e di là senza grosse idee. Nel finale il Manfredonia sembra averne di più: al 41’ grandi proteste per un presunto mani in area di E. Martinez su tiro ravvicinato di Carbonaro: l’arbitro lascia correre. Cinque viene espulso, i sipontini vanno in tilt e, al 45’, vengono infilzati da una discesa di Jimenez sulla sinistra, palla a Baietti, solo in area: stop e piattone alle spalle di Sapri che fa gioire i tifosi giallorossi accorsi al “Bianco”. È festa Ugento che porta a casa tre punti d’oro. Al Manfredonia non resta altro che mangiarsi le mani. Ne fa le spese anche mister Cinque, esonerato a fine gara.
Fonte: salentosport.net
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